Dolce e Gabbana rispondono per le rime a Giorgio Armani

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Le dichiarazioni al vetriolo di Dolce e Gabbana, in risposta all’accusa di Giorgio Armani di aver copiato un suo vecchio modello di pantalone maschile, fanno il giro del mondo e vengono riportate anche dal Telegraph. I due stilisti non hanno gradito le parole di Re Giorgio (“adesso copiano, poi impareranno”) anzi sembrano essersela presa parecchio.
La risposta non tarda ad arrivare: “Sicuramente abbiamo ancora tanto da imparare”, replicano, “ma certo non da lui”. E come se non bastasse aggiungono: “lo stile Armani non è mai stato per noi fonte d’ispirazione stilistica e da anni non guardiamo più le sue sfilate”. Dichiarazioni queste che non mirano certo a stemperare i toni della polemica.
Donatella Versace interviene per mitigare la diatriba affermando che “essere copiati è un onore”, un po’ come dire che Giorgio Armani avrebbe potuto evitare le sue rimostranze. Sono lontani i tempi in cui Gianni, suo fratello, si sfidava col rivale Giorgio a colpi di sciabola, forse, come osservato da alcuni, questa piccola guerra all’ultimo bottone aggiunge un pizzico di pepe all’atmosfera esangue e cupa delle sfilate 2009, che inaugurano un anno che si prevede assai duro per il settore moda che risente fortemente della crisi. Un segnale del clima pesante è la chiusura dello stabilimento Burberry di Rotherham-Yorkshire. La nota casa di abbigliamento di lusso chiuderà anche la linea spagnola “Thomas Burberry” per un totale di 540 posti di lavoro andati in fumo, preoccupante segnale della situazione economica internazionale, tutt’altro che rosea.

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