Falsarius Chef: la cucina taroccata che sta conquistando la Spagna

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I grandi chef, si sa, si divertono a suggerire ricette con ingredienti introvabili: astice blu, patate francesi, bacche di senape, caramello di fichi, germogli di luppolo, anice stellato, bacche fresche di mirto, storione, fogli di bric croccanti, nepetella, pere spinelle, lardo di Anard, ricciolini di musciame, gamberi di Maratea, uova di Palamita secche, porcini freschi, pasta à foncer , alghe marine, missoltini, ginepro del Carso, cucunci, burro di malga, piccioni novelli, radice di zenzero fresca, cardamomo, mostarda di zucca, capesante, salmoriglio, tartufo bianco di Acqualagna e la lista potrebbe continuare all’infinito. La povera massaia o lo scapolo impenitente leggendole appendono immediatamente il mestolo al chiodo sconsolati. Ma ora qualcuno viene a risollevare le sorti degli amanti della semplicità a tavola, degli squattrinati, dei cuochi principianti e delle mamme con problemi di budget. Si tratta dell’autore di bestseller e noto blogger e collaboratore de El Pais Falsarius Chef il quale, stufo della spocchia dei grandi cuochi, ha inventato una cucina a basso costo fatta di ingredienti in scatola o surgelati abilmente mescolati tra loro a formare piatti che sembrano elaborati e costosi pur non essendolo. L’astuzia consiste proprio nel dissacrare l’alta cucina ottenendo buoni risultati con ingredienti conservati normalmente considerati di serie b. Un’impostura ironica, un inganno intenzionale, per mostrare al mondo come a volte per preparare un buon piatto basti un semplice apriscatole. Falsarius spiega che “ingannare i commensali è un piacere”, spacciandosi per chef pur essendo dei semplici principianti. I nomi dei piatti sono originali e ironici, come il Rin Ran Falsarius style e tutte le sue ricette sono economicissime e consentono di mangiare tanto e bene, al punto che l’Onu ha selezionato il suo ricettario all’interno del progetto a scopo umanitario “Chef contro la fame”.
Una cucina la sua che gli attirerà forse fama di eretico presso i “talebani puristi” che, spiega :“come veri Berlusconi ti invitano a cena per farti provare il loro risotto e poi ti trattano come fa lui con gli immigrati romeni”. Più che una semplice dissacrazione una filosofia di vita!

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