Gli Eurofannulloni: quanto ci costano gli strapagati e assenteisti deputati a Strasburgo?

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Quanto ci costano gli euro-fannulloni? I deputati eletti al Parlamento Europeo sono i più pagati e i più assenteisti. Iva Zanicchi, eletta nelle file di Forza Italia, si è assentata per 23 sedute delle 43 plenarie disponibili, sta pensando ad esibirsi a Sanremo, riesumata da Paolo Bonolis, deve essere in forma, scegliere l’abito giusto e non baderà certo a spese, tenuto conto che tra indennità e altre voci percepisce 35.000 euro al mese.
Gli italiani eletti sono rimasti a casa una volta su tre e anche quando erano presenti alle sedute hanno oziato. La loro produttività è scandalosamente indecente, in 61 non hanno mai presentato una relazione e 17
non hanno mai aperto bocca durante un’assemblea. I leghisti sono i portabandiera del menefreghismo (ma scusate non erano loro la forza lavoro trainante dell’Italia, l’orgoglio della nazione?) il loro tasso di assenza medio è del 43%. Giuseppe Bova in due mesi è stato presente due volte, si era reso già tristemente noto per aver fatto querela ai ragazzi del movimento antimafia di Locri, la qual cosa parla da sé. Superassenteista Umberto Bossi, dopo l’ictus, ma non avrebbe fatto meglio a dimettersi? Certo perché rinunciare ai congrui emolumenti? Quasi peggio di lui Lilli Gruber e Alessandra Mussolini, entrambe troppo impegnate dal parrucchiere, evidentemente. Non può ergersi a castigatore e farci la morale neanche Renato Brunetta, assente una volta su tre, nessuna relazione all’attivo. Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia, ha preso la parola in una sola delle rarissime occasioni nelle quali si è presentata. Ecco che fine fanno le tasse che paghiamo: ingrassano un esercito di truffatori!

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