In crescente aumento in Italia la violenza domestica, fisica e psicologica, contro le donne – parte 1

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«La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. E forse è la più pervasiva. Non conosce limiti geografici, limiti culturali o di ricchezza. Fintanto che continua non possiamo dichiarare di fare reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace.»
(Kofi Annan, Nationi Unite, 1999)

Sono in aumento e non solo in Italia i casi di violenza domestica contro le donne. Mi riferisco alla violenza domestica subita in silenzio ogni giorno  da migliaia di donne da parte del proprio coniuge o convivente. Le statistiche dimostrano che le probabilità di subire maltrattamenti tra le mura di casa sono assai maggiori rispetto a quelle di venire aggredite in strada da uno sconosciuto.
Si tratta purtroppo di un fenomeno sommerso perché spesso le donne vittime di maltrattamenti non rivelano a nessuno la propria dolorosa situazione e non denunciano il proprio aggressore, spesso per timore di ritorsioni. Molte di esse sono ancora convinte che per maltrattamenti fisici si intendano solo le percosse di una certa gravità che impongano il ricorso a cure mediche, in realtà i tipi di violenza fisica contro le donne riconosciuti dalla legge sono molti altri e purtroppo non meno lesivi. Esiste il maltrattamento fisico, che comprende OGNI FORMA D’INTIMDAZIONE esercitata su un’altra persona: spintonare, strattonare, costringere nei movimenti, sovrastare fisicamente, rompere gli oggetti come forma d’intimidazione, privare del sonno, impedire di uscire o di fuggire. Il maltrattamento psicologico può talora essere ancor più doloroso per chi lo subisce, esso comprende tra le altre forme la svalorizzazione, l’eccessiva attribuzione di responsabilità, l’indurre senso di privazione, il comportamento persecutorio e l’indurre ad una paura cronica. Tutti questi maltrattamenti sono tanto gravi e lesivi quanto il ferimento, lo stupro e il tentato omicidio. Tra le violenze più subdole e dolorose ci sono le violenze psicologiche perpetrate mediante l’insulto e l’aggressione verbale reiterata, l’umiliazione continua, la segregazione in casa e la minaccia ripetuta sotto forma di stalking che inducono in chi le subisce un senso di prigionia e di angosciosa paura.

Segue parte 2

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