La scoperta di Beta Pictoris b, il più giovane pianeta extrasolare, apre nuove prospettive sulla conoscenza dei corpi celesti al di fuori del Sistema Solare

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Il suo nome è Beta Pictoris b ed è da oggi il più giovane pianeta extrasolare mai individuato fino ad ora. Beta Pictoris b, distante circa 63 anni luce dalla Terra la cui massa è pari a nove volte quella di Giove, con i suoi 12 milioni di anni di vita, ha battuto il record detenuto fino ad ora da BD 20 1790b, pari a 35 milioni di anni.
Era da diversi anni che gli astronomi tenevano d’occhio la porzione di cielo che ospita il giovane pianeta. Le prime immagini dell’Hubble Space Telescope del 2006 evidenziarono la presenza attorno a Beta Pictoris, di un anello di polveri probabilmente conseguenza della collisione di asteroidi. Tale anello conteneva una lacuna che indusse gli astronomi a ritenere valida la possibilità della presenza di un pianeta extrasolare al suo interno.
Grazie alle nuove immagini dell’European Southern Observatory’s Very Large Telescope, gli scienziati non solo hanno avuto la conferma di quanto supposto nel 2006, ma sono riusciti anche a calcolare la scala di tempo necessario alla costituzione di un nuovo pianeta.
Nel campo dell’osservazione dei pianeti extrasolari negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi avanti e secondo Anne-Marie Lagrange, del Laboratorio di astrofisica di Grenoble in Francia, che ha partecipato alla scoperta di Beta Pictoris b, “nel giro di pochi anni potremmo anche essere in grado di scrutare dentro le atmosfere di questi pianeti.”

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