Lanciato nello spazio il primo satellite in grado di misurare i danni dell’effetto serra
E’ stato lanciato nello spazio il primo satellite per monitorare il quantitativo di biossido di carbonio dell’atmosfera terrestre. Il razzo di fabbricazione nipponica, costato 159 milioni di dollari, è stato inviato insieme ad altri sette satelliti minori: di questi sei sono stati progettati da università o privati mentre il settimo, contiene un congegno costruito dall’agenzia aerospaziale giapponese (Jaxa) destinato a sperimentare nuove funzioni di comunicazione.
Saranno utilizzati 56.000 punti di osservazione per calcolare la densità di biossido di carbonio e metano, concentrando l’attenzione in particolare sui paesi in via di sviluppo dove l’emissione delle sostanze inquinanti in questi ultimi anni sta crescendo in misura esponenziale e incontrollata.
“Ibuki”, questo è il nome del satellite principale, viaggerà all’altezza di 666 chilometri per 5 anni, registrando i dati relativi all’atmosfera una volta ogni tre giorni.
“E’ necessario conoscere meglio il comportamento di questi gas … per la prima volta il fenomeno verrà monitorato dallo spazio per cercare di prevenire le conseguenze delle emissioni che, nei prossimi anni, potrebbero essere catastrofiche”, fanno sapere dalla Jaxa. L’augurio è che i dati forniti dal satellite contribuiscano a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze nefaste dell’inquinamento.
Bob
Credo che sia uno spreco di denaro. Perchè? Perchè sappiamo gia che siamo in crisi riguardo l’effetto serra. Bisognerebbe restringere del doppio i parametri del protocollo di Kyoto e che tutti lo rispettassero. Comunque grazie per la notizia.