L’auto del futuro vista dal passato: guarda le foto dei modelli più stravaganti – parte 1

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La Tasco, ispirata al design aeronautico degli anni ’40 e realizzata, avvalendosi di alluminio e fibra di vetro, dal progettista Gordon Buehrig, rappresenta la visione dell’epoca di come sarebbe potuta essere in futuro un’auto sportiva.

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All’inizio del secolo scorso alcuni costruttori di automobili decisero di investire nel settore aeronautico, convinti che, il sistema più efficiente per far muovere un veicolo fosse quello di utilizzare il motore di un aereo. Nacque così in Francia la Helicron, singolare vettura dotata di ruote posteriori sterzanti, in grado di raggiungere i 100 km/h.

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Realizzata nel 1965 per gli abitanti dell’Isola di Man, la Peel Trident, è l’auto a 2 posti più piccola del mondo. Equipaggiata con il motore di una Vespa, ha un cambio a 3 velocità e percorre oltre 30 km con un litro di benzina. L’ unico difetto? Non è dotata di retromarcia.

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Quest’auto che ricorda vagamente la bat-mobile, si chiama in realtà B.A.T., acronimo di Berlinetta Aerodinamica Tecnica. Commissionata dall’Alfa Romeo nel 1955 al designer Nuccio Bertone, riesce a raggiungere, spinta da un motore a 90 cavalli, i 200 km/h. La tenuta di strada e la maneggevolezza per l’epoca erano davvero straordinarie.

Segue parte 2