Le radici della paura risiedono in due geni

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Secondo un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet svedese e dell’Università di Greifswald tedesca, esistono minuscole variazioni genetiche che influiscono in maniera determinante sull’apprendimento e la gestione della paura. In un certo senso è come se l’uomo tendesse a imparare ad aver paura e, i geni responsabili sono i due legati all’ansia: il gene trasportatore di serotonina e quello per l’enzima COMT.Esistono in natura due diverse lunghezze del gene trasportatore di serotonina, nota anche come l’ormone della felicità, responsabile della regolazione dell’umore. La versione più corta porta ad una sensibile riduzione della serotonina, associata a nevrosi e ansia.
L’enzima COMT invece è coinvolto nel processo di metabolismo della dopamina, sostanza fondamentale per l’apprendimento e la ricerca di una ricompensa. Una particolare variazione genetica in questo gene aumenta i livelli di dopamina, fenomeno che pur rinforzando la memoria di lavoro, moltiplica al contempo i livelli d’ansia.
I ricercatori sono riusciti a osservare i geni in azione durante un esperimento al quale è stato sottoposto un gruppo di volontari che consisteva nell’associare leggere scosse elettriche alla visione di alcune immagini. I soggetti portatori di due di queste sottili variazioni sviluppavano una paura molto forte in risposta allo stimolo mentre gli individui che possedevano una particolare variante del gene COMT riuscivano a superare brillantemente e più rapidamente il “terrore da scossa”, cosa che non accadeva agli altri soggetti.
In conclusione i ricercatori hanno stabilito che particolari combinazioni dei due geni, rendono taluni individui più vulnerabili alla paura, rispetto ad altri che dimenticano rapidamente le esperienze spaventose.

Bob