Nello spazio profondo la collisione tra due buchi neri

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La notizia è stata riportata dal sito ufficiale della rivista Science:  Todd Boroson e Tod Lauer, due astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Tucson, in Arizona, durante un’analisi della Sloan Digital Sky Survey, l’estesa cartografia digitale dello spazio nata alla fine degli anni ’90 da una collaborazione americano-giapponese, hanno rilevato la presenza di un quasar, l’oggetto più luminoso dell’Universo,   che, secondo i calcoli, risulterebbe alimentato da due giganteschi buchi neri separati da soli 0,3 anni luce (un decimo della distanza dal Sole alla stella più vicina) in rotta di collisione l’uno contro l’altro alla velocità di ben 6000 km/sec.
Secondo Boroson, se la notizia fosse confermata, si chiarirebbero notevolmente i meccanismi che portano all’accensione dei quasar.

Bob