Rinvenuto in Sudafrica l’anello mancante tra l’uomo e le scimmie: la scoperta potrebbe rivoluzionare l’attuale concezione dell’evoluzione umana

evoluzione-uomo-scimmia-nuova-specie

Secondo gli scienziati la scoperta è di quelle che potrebbe rivoluzionare l’attuale concezione dell’evoluzione umana fornendoci l’anello mancante tra l’uomo e le scimmie.  In Sudafrica, nelle grotte di Malapa Sterkfontein, che dal 1994 sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, a seguito del ritrovamento di un fossile completo di Australopithecus datato 3,3 milioni di anni, è stato recentemente rinvenuto lo scheletro di un bambino vissuto 2 milioni di anni fa. Gli esperti ritengono che il fossile appartenga ad una specie del tutto nuova, intermedia tra l’uomo e la scimmia.
Lo scheletro, già visionato dal presidente sudafricano Jacob Zuma, sarà presentato al pubblico dopodomani. Il professor Lee Berger, dell’Università di Witwatersrand a Johannesburg, che ha rinvenuto il prezioso fossile ha dichiarato:
“Una cosa è trovare una mandibola con un paio di denti, ma riuscire a ritrovare uno scheletro intero, di una specie per giunta sconosciuta, è davvero straordinario“
A proposito dell’importante scoperta Il dottor Simon Underdown, un esperto di evoluzione dalla Oxford Brookes University, ha fatto sapere: “Lo scheletro rinvenuto ci aiuterà a comprendere meglio i meccanismi che hanno portato i nostri antenati a camminare in posizione eretta”.