Scienziati a caccia del Big Bang

bigbang-big-bang-esplosione-universo.jpg 

Dalle prime osservazioni sullo spettro della luce di alcune nebulose, effettuate nel secondo decennio del ventesimo secolo, passando per Einstein, Lemaìtre, e Hubble, la teoria sulla nascita dell’universo che catalizza attualmente i maggiori consensi da parte degli studiosi di tutto il mondo sembra essere quella del Big Bang.  Da sempre l’uomo è rimasto affascinato e incuriosito da quell’attimo in cui una quantità immensa di energia si è sprigionata dando vita ai corpi celesti, tuttora vaganti nello spazio a causa di quella esplosione.  Si cerca oggi di ricreare in laboratorio le medesime condizioni che favorirono il Big Bang, utilizzando i cosiddetti acceleratori di particelle.  Dietro questo nome, che potrebbe far pensare ad un misterioso strumento, si celano in realtà anche oggetti di uso comune.  Tra gli acceleratori di particelle a bassa energia ci sono ad esempio il tubo catodico della televisione e i noti apparecchi per le radiografie (raggi X).  Con queste macchine si cerca di provare l’esistenza della cosiddetta “particella di Dio”, o bosone di Higgs, ossia la particella che esplodendo avrebbe dato vita all’Universo. 

lhc-acceleratore-ginevra-particelle-big-bang-topi-bigbang.jpg 

Al CERN di Ginevra oggi è stato per la prima volta avviato, anche se solo per un giro di prova, l’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) il più grande al mondo.  Frutto 15 anni di ricerche e di duro lavoro, costato oltre 6 miliardi di euro, dalla forma toroidale di lunghezza pari a 27 km, è in grado di imprimere accelerazioni tali da portare le particelle subatomiche a velocità prossime a quella della luce (99,9999991 % la velocità della luce).  La gigantesca ciambella posta sotto terra ad una profondità di 100 mt, oggi ha ospitato per la prima volta un fascio  di protoni che è stato lanciato nel tunnel sia in senso orario che antiorario.  Trattandosi di un giro di prova le particelle non sono state accelerate dai potenti superconduttori, in grado di far loro compiere 11.000 giri al secondo.

I primi scontri veri e proprio di protoni avverranno nelle prossime settimane.  I quattro esperimenti principali su cui lavoreranno i 3000 scienziati assegnati al maestoso progetto sono:  ATLAS e CMS, per individuare il bosone di Higgs (la famosa “particella di Dio”, per intenderci), LHCB per effettuare studi su materia e antimateria ed infine ALICE che si concentrerà sullo stato della materia dopo i primi istanti dall’esplosione.