Secondo il fisico Wolfgang Fink l’esplorazione planetaria a breve sarà effettuata da flotte di robot autosufficienti

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L’immagine in alto raffigura uno dei possibili scenari futuri su Marte. I veicoli visibili nella rappresentazione pittorica sono dirigibili robot che si muovono autonomamente comunicando con i rover sulla terraferma.
L’avveniristico progetto appartiene al fisico Wolfgang Fink, dell’università dell’Ucla, California. Secondo Fink l’esplorazione dei pianeti si potrà affidare a vere e proprie armate di robot che si sposteranno prendendo decisioni e comunicando tra di loro. Grazie a speciali telecamere, gli esploratori volanti individueranno i luoghi più interessanti da esaminare e indirizzeranno di conseguenza i veicoli al suolo.
Secondo l’esperto dunque le esplorazioni planetarie starebbero per subire un drastico cambiamento. In una recente intervista rilasciata alla rivista Computer Methods and Programs in Biomedicine Fink ha dichiarato: «Stiamo abbandonando gli approcci tradizionali basati su un singolo veicolo automatico guidato da Terra in favore di un approccio che prevede numerosi robot a basso costo in grado di controllarsi autonomamente e contemporaneamente di guidare altri robot attivi in altri luoghi», aggiungendo, «Un giorno un’intera flotta di robot sarà guidata interamente in modo autonomo. Questa armata di robot sarà i nostri occhi, orecchie, braccia e gambe nello spazio, capace di rispondere all’ambiente senza di noi, di esplorare e di affrontare l’ignoto».

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