Un gruppo di astronomi rileva sulla superficie di Nettuno la traccia di un’antica collisione con una cometa: guarda la foto

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Sui pianeti rocciosi muniti di atmosfere sottili è relativamente semplice esaminare i crateri conseguenza di impatti con asteroidi o comete risalenti anche a diverse centinaia di milioni di anni fa.
L’analisi di eventi passati si presenta assai più complessa nel momento in cui i pianeti coinvolti sono i giganti gassosi del Sistema Solare: Giove, Urano, Saturno e Nettuno. Come noto essi sono costituiti da un piccolo cuore roccioso e da una spessa atmosfera in grado di nascondere le tracce di antiche collisioni con altri corpi celesti. Tuttavia a seguito del recente impatto tra la cometa Shoemaker-Levy 9 e Giove, avvenuto nel 1994, avvalendosi dei dati raccolti dalla sonda spaziale Voyager 2, Galileo, e il Telescopio Spaziale Hubble, un gruppo di scienziati dell’osservatorio francese LESIA e dell’istituto Max Planck in Germania, hanno imparato a distinguere nell’atmosfera dei pianeti gassosi le sostanze chimiche conseguenza dell’impatto con un corpo esterno.
Grazie alle nuove conoscenze gli astronomi sono riusciti ad individuare sulla superficie di Nettuno le tracce di un’antica collisione con una cometa, avvenuta circa 200 anni fa. Secondo le stime si sarebbe trattato di una cometa del diametro di circa 2 chilometri ed il suo impatto sarebbe dunque stato molto potente. La macchia visibile al centro di Nettuno, nella foto in alto, sarebbe dunque la conseguenza del violento impatto avvenuto nel diciannovesimo secolo.