Jonathan Rhys Meyers, l’implacabile Enrico VIII della serie TV I Tudors, lotta per la vita dopo il tentato suicidio – parte 2

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Segue da parte 1

Per il cinema e la televisione Jonathan Rhys Meyers ha magistralmente impersonato ruoli di cattivi, ambigui e perversi, sempre credibile e a suo agio nei panni di bello e dannato, serbando sempre nel fondo dei suoi magnetici occhi azzurri una malinconia ineludibile e struggente. La dipendenza dall’alcol lo sta distruggendo, martedì sera Rhys Meyers è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, dopo esser stato trovato riverso a terra a seguito di un tentato suicidio. Aveva ingerito un massiccio quantitativo di pillole e quando i paramedici sono arrivati nella sua villa londinese da 3 milioni di sterline ha tentato di opporsi al trasporto in clinica rifiutando i soccorsi. L’angelo caduto lotta in queste ore per la vita, mentre io qui mi domando come possa un tale essere sublime calpestare la fortuna, negare il privilegio divino, dissipare la giovinezza, sciupando quel dono raro di bellezza concessogli in sorte. Jonathan, il mio per te è un augurio di rinascita, sperando che la vita futura ti sia lieve.

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1 commento
  1. Reb
    Reb dice:

    Un dono meraviglioso…Ma quando ti senti morire dentro, forse non basta per ricordare che privilegio è la VITA indipendentemente dalla bellezza. Tutti i più belli (e dannati) lasciano a noi comuni mortali in dono il ricordo della loro bellezza, andandosene. (ricorderò River Phoenix, Brandon Lee, Heath Ledger, più molti altri e altre, inclusa la sfilza di cantanti passati nell’Oltre). Non sempre abbiamo la forza di far buon uso della nostra vita.

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