Anno 2009: arrivano gli esoscheletri

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Nel 1966, tre anni dopo che la Marvel Comics, aveva lanciato sul mercato il super eroe Iron Man, personaggio dei fumetti che nelle sue fantastiche avventure si era costruito una possente armatura metallica che lo rendeva invincibile, la General Electric investì su un progetto che ambiva a realizzare un esoscheletro che avrebbe consentito a chi lo avesse indossato, di sollevare carichi pesanti e lavorare in condizioni estreme, anche nello spazio.
Purtroppo si riuscì a realizzare un solo braccio meccanico che pesava la bellezza di 750 Kg, per cui , visti gli scarsi risultati il progetto fu abbandonato.
Oggi negli Stati Uniti esistono prototipi di armature realmente capaci di conferire super poteri a chi le indossa.
L’esoscheletro Xos, creato per scopi militari, sarà testato sul campo già dal prossimo anno. L’inventore Steve Jacobsen della Sarcos, l’azienda di Salt Lake City che sta portando avanti l’ambizioso progetto, è riuscito a rendere l’uomo completamente padrone dell’armatura.
Jacobsen ha creato una struttura intelligente capace di prevedere i movimenti di chi la indossa, grazie a particolari sensori che rilevano gli impulsi muscolari migliaia di volte al secondo, un po’ come accade quando si gioca con un bambino facendolo salire sui piedi, tenendolo per le mani e camminando all’unisono.
L’unico limite dell’armatura risiede nella durata delle batterie: solo 40 minuti, ma i risultati del progetto sono tuttavia soddisfacenti e lasciano ampi margini di miglioramento.  Aspettando i test di questa avveniristica invenzione possiamo continuare a sognare di diventare Robocop.

Bob

Riferimenti esterni: gli esoscheletri nella terapia riabilitativa