Auguri ai Simpson: vent’anni di successi!

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In America va in onda la prima puntata della ventesima edizione dei Simpson, la più celebre famiglia di Springfield e tra le più note del pianeta. L’incredibile successo della serie più longeva e trasversale della TV americana, che mette d’accordo generazioni diverse, intellettuali e gente comune, è da ricercarsi nell’intelligente satira di costume che non risparmia critiche feroci all’uomo medio americano e non solo.

Conformismo, ipocrisia, avidità, mediocrità, inettitudine,  vengono incarnate dai protagonisti del cartoon con tagliente ironia e sottile analisi psicologica. Homer, Marge, Lisa, Burt e Maggie, ma anche i Flanders, il preside Skinner, il pusillanime Milhouse, lo spregevole Mr. Burns, il mellifluo Smithers, Krusty il clown e l’esilarante cartone (splatter) nel Cartone “Grattachecca e Fichetto”, sono diventati oramai di famiglia per molti di noi che ne seguono con affetto e divertimento crescente le rocambolesche avventure.  Numerosissimi i riconoscimenti ottenuti dai nostri gialli eroi: ben 10 premi Emmy come miglior cartone animato, l’ultimo dei quali ricevuto pochi giorni orsono. In Italia la serie deve molto al doppiaggio azzeccatissimo che vede unirsi al gruppo consolidato delle voci principali attori e personaggi sempre diversi, da Serena Dandini a Corrado Guzzanti, da Luciana Littizzetto a Pino Insegno (ma la lista sarebbe lunga e comprende, tra gli altri, Leo Gullotta, celebre come doppiatore di Woody Allen e Paolo Bonolis).La mente creativa Matt Groening ha dichiarato che con i suoi 445 episodi all’attivo “la serie è ancora fortissima”.

E come dargli torto? Personalmente non saprei immaginare una serata senza una puntata dei Simpson, arguta parodia delle nostre debolezze umane.

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