Dall’autobiografia di Patrick Swayze: l’inferno della malattia e le foto private – parte 2
Segue da parte 1
Tra i ricordi più significativi quello di suo padre Jesse, cowboy e campione di rodeo: «Se c’è una cosa che ho imparato da mio padre» scrive Swayze nel suo libro, «è che non si può sempre vincere, ma che non bisogna mai rinunciare. Da quel giorno, non l’ho fatto mai». La scoperta della malattia è stata un crudele scherzo del destino, confida, proprio a lui che aveva tanto per cui vivere, non poteva accettare l’idea che vi fosse un male dentro lui che cresceva, mutava e che lo stava uccidendo. La lunga lotta di Patrick ora è terminata, di certo però il suo esempio di coraggio e di determinazione vivono ancora.
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