Energia eolica: per le piccole utenze in arrivo il vibratore eolico

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Mentre in Italia di mese in mese cresce il numero richieste rivolte al Ministero dell’Ambiente per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), relativa all’installazione di aerogeneratori in prossimità delle coste. In America (precisamente nella città di New York) si sperimentano già le prime turbine sottomarine, nate per ovviare ai problemi di efficienza del sistema eolico data la discontinuità della forza vento (si auspica possano arrivare a fornire energia a 8.000 case nel giro di pochi anni), Shawn Fraye, un ragazzo californiano di 28 anni, ha ideato un nuovo dispositivo eolico capace di produrre energia anche in condizioni di poco vento.
L’ingegnoso giovane inventore ha realizzato un mini impianto che sfrutta le oscillazioni di una piccola membrana con un effetto simile a quello che si ottiene quando si soffia su un filo d’erba tenuto tra due dita, provocando con la sua oscillazione un suono.
Per trasformare queste oscillazioni in energia “Windbelt” (questo è il nome del dispositivo) utilizza una coppia di magneti collegati alla membrana.
Il vibratore eolico sarà a breve commercializzato dalla società che Shawn Fraye ha fondato per industrializzare su larga scala l’invenzione.
Il dispositivo dovrebbe soppiantare, se non altro per le piccole utenze, le classiche pale eoliche. Tali fonti di approvvigionamento di energie alternative rappresentano una speranza per la sopravvivenza del nostro inquinato pianeta.

Bob

aerogeneratori-coste-forza-eolica-via-impatto-ambientale.jpgI benefici della Meditazione Guidata

2 commenti
  1. riscaldamento globale
    riscaldamento globale dice:

    La Nave di Schietti per produrre energia dal vento.

    http://domenico-schietti.blogspot.com/

    Gli impianti fissi per la produzione di energia eolica vengono osteggiati perchè deturpano il paesaggio e hanno poca resa. Invece ci sono zone di mare in aperto oceano, in cui il vento soffia costantemente per alcuni mesi all’anno, che possono essere raggiunte con impianti mobili collocati sulle navi di Schietti.

    Milioni di marinai potrebbero guadagnare anche 1.000 euro al giorno con le navi di Schietti, partendo con i serbatoi vuoti, riconducendole in porto dopo alcune settimane con i serbatoi pieni di idrogeno o aria compressa

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