Fotografata dai satelliti Agile e Fermi l’abbuffata spaziale del buco nero Crazy Diamond: guarda l’immagine
Ipotizzati quarant’anni fa dall’astrofisico Stephen Hawking, i buchi neri risultano tuttora essere tra gli oggetti più affascinanti e misteriosi dell’Universo.
Dagli anni ’70 le conoscenze sui buchi neri sono aumentate: una delle cose che sappiamo di loro, ad esempio, è che si trovano al centro di alcune galassie e tendono a ingoiare la materia di cui queste ultime sono composte. Talvolta però il pasto dei buchi neri è eccessivo per cui, in questi rari casi, gli ingordi oggetti celesti, non riuscendo più ad assorbire materia, sono costretti a ributtarla fuori creando getti spettacolari ad altissima energia.
Questo è proprio ciò che è accaduto al centro del quasar 3C454.3 qualche giorno fa dove, il satellite Agile dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e il satellite della Nasa Fermi, hanno documentato una vera e propria indigestione spaziale ad opera del buco nero ribattezzato “Crazy Diamond”. L’”abbuffata spaziale” ha generato getti di materia talmente luminosi da far registrare un nuovo record: Crazy Diamond è infatti diventata ufficialmente la sorgente gamma più brillante del cielo.
Il raro evento sta mobilitando tutta la comunità astronomica mondiale. A tal proposito Benedetto D’Ettorre Piazzoli, fisico delle particelle dell’Infn ha affermato: “Nel buco nero potrebbero nascondersi le misteriose sorgenti dei raggi cosmici di altissime energie, quelle energie che noi non possiamo raggiungere nei nostri laboratori, nemmeno nel superacceleratore LHC”.
Bob