G8 o Giubileo? Dopo il vertice Silvio Berlusconi sembra essere stato assurdamente amnistiato da tutte le sue colpe – parte 1

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In principio fu Noemi Letizia, tutta orgogliosa del suo adorabile papy Silvio, a scatenare la giusta furia di Veronica Lario. A seguire foto e rivelazioni sempre più imbarazzanti sulla vita privata libertina, gaia e irresponsabile, del premier Silvio Berlusconi. Minorenni a Villa Certosa, escort a Palazzo Grazioli, legami con un losco figuro, Giampaolo Tarantini, impelagato con la cocaina fino al collo. Poi arrivò il G8 e, in un’Italia in cui l’opposizione è capace solo di fare continui autogol, tutto è stato perdonato, dimenticato, offuscato. Questo vertice  probabilmente inutile, nel quale si prendono decisioni che il più delle volte non vengono rispettate, organizzato in una città fantasma com’è oggi l’Aquila, dacché metà della popolazione vive ancora in tenda e l’altra metà è stata allontanata dalla zona del summit, è diventato per Berlusconi un autentico Giubileo nel quale ha ottenuto l’indulgenza plenaria per tutte le sue colpe presenti e passate. Sembra quasi che il non aver fatto l’ennesima figura da peracottaro, mettendo insieme un’organizzazione decente, basti a fare di lui uno statista anzi a cancellare tutte le macchie precedenti per restituirgli credibilità politica e una nuova verginità. Ma com’è possibile? Ha ragione la stampa estera quando dice che la responsabilità dello sfacelo italiano è da attribuirsi in buona parte ad un’opposizione acquiescente, masochista, divisa, rissosa, bacata.

Segue parte 2

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