Gli energy drinks possono essere letali? Uno studio australiano dimostra di sì

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Tra le bevande energetiche ad alto contenuto di caffeina, sempre più diffuse e richieste dai ragazzi, specialmente per aumentare le prestazioni e la resistenza a lunghe nottate di ballo e divertimento, una solleva particolarmente l’allarme circa la sua pericolosità.
La bevanda, denominata provocatoriamente Cocaine, si propone al mercato come l’alternativa legale all’uso della coca vera e propria. Tra gli ingredienti elencati   sulla confezione figurano il wasabi, noto per la sua capacità di alzare la soglia del dolore, la cannella e 280 mg di caffeina, vale a dire un quantitativo pari al 350 % in più rispetto alle altre bevande tipo Red Bull. L’elevata concentrazione di caffeina può causare tachicardia e innalzamento della pressione sanguigna. Il rischio per il cuore aumenta quando tali drink vengono bevuti prima dell’attività fisica. Una ricerca condotta dal Centro di Ricerca Cardiovascolare di Adelaide, Australia, ha dimostrato che una sola lattina di Red Bull potrebbe scatenare reazioni dannose sul cuore entro 60 minuti. L’equipe medica, testando un gruppo di giovani e adulti ad un’ora dall’assunzione degli energy drinks, ha verificato un ispessimento «potenzialmente letale» del sangue simile a quello trovato nei pazienti con malattie cardiache. La consapevolezza dei rischi dovrebbe indurre i consumatori a non equiparare tali bevande con la tradizionale Coca-Cola, mettendo in guardia dall’assunzione sconsiderata ed eccessiva dei drink energetici.

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