Il Pdl subisce una battuta d’arresto mentre escono i nuovi scatti a Villa Certosa che Berlusconi voleva censurare – parte 2

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Segue da parte 1

Durante una decade di visite, feste e gite, quasi tutte, e molte altre, saranno logicamente passate da Villa Certosa. I migliori corpi dell’Italia. I visi più innocenti e più belli. Aspiranti modelle, attrici, vedettes, majorettes, presentatrici. Ragazze giovanissime, dai 17 e 18 anni fino ai 28 o 29, non oltre: farfalle appena uscite dalla crisalide famigliare che sono entrate a far parte dell’harem dello sceicco. “Quando le accoglie al suo seno”, rivela Concita de Gregorio, direttrice de L’Unità, “offre loro un gioiello a forma di farfalla, a modo di   contratto o sigillo. È il segno del sultano”. Villa Certosa è il simbolo dello status del Cavaliere piú discreto, il suo rifugio non solo nucleare. È il suo tesoro, il suo segreto meglio mantenuto, il luogo in cui quest’uomo di quasi 73 anni, multimiliardario e prepotente, riceve le sue amiche ed i suoi amici, cura le sue crisalidi, siede le sue veline sulle ginocchia mentre la mano indaga sotto la maglietta e le passeggia nel carrello da golf lungo il parco, zona militarizzata e segreto di Stato (ma non troppo) dal 2006. A giudicare dalle foto di Antonello Zappadu, Villa Certosa è anche il luogo in cui il magnate megalomane, il personaggio eccessivo, comico e mitomane, dimentica di essere un vecchio (e che dieci anni fa ha abbandonato la camera matrimoniale) e diventa di nuovo il macho, lo sceicco dell’harem, il Super-Silvio sempre abbronzato ed operato (anche alla prostata), mentre l’Italia sussurra preoccupata che prende troppa viagra e che i dottori temono per il suo cuore. Villa Certosa è anche il posto in cui la sua amica Noemi Letizia, 18 anni appena fatti, è stata invitata a trascorrere le vacanze di Capodanno con altre trenta colleghe ed una decina dei grandi uomini del berlusconismo, quasi tutti settantenni come lui: gerontocrazia e ragazze stupende. (…) L’Italia continua ad essere il paradiso della raccomandazione, chi non ha un amico è orfano, ed il grande capo si chiama Silvio. Silvio aggiustatutto. » Come i tisultati delle votazioni dimostrano la stanchezza e il disgusto intorno alla figura del premier crescono. Il Pdl ha infatti subito una battuta d’arresto. L’articolo che vi ho in parte riportato è tutto da gustare, e benché lungo si legge d’un fiato, ricco com’è di dettagli interessanti che rivelano sconcertanti verità. Chiunque voglia saperne di più vada al sito

www.elpais.com/articulo/internacional/Anatomia/di/Berluscolandia/elpepuint/20090607elpepuint_3/Tes

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