In tempi di crisi a Capodanno anche i Beckham, sull’isola dei famosi, scelgono il basso profilo

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Se qualcuno tra voi, per colpa della crisi, questo capodanno ha dovuto rinunciare all’aragosta e allo champagne a favore di due lenticchie nostrane con lo zampone e un Lambrusco, sappia di essere in buona compagnia. Un po’ come dire: Anche i ricchi piangono, o per meglio dire, provano a comportarsi in modo normale.
Il trentuno dicembre a Dubai, nella loro villa da 1,6 milioni di euro, in prossimità delle dimore di Rod Stewart, Ibrahimovic, Schumacher, Clinton e Donald Trump, solo per citarne alcuni, i coniugi Beckham hanno dovuto rivedere i loro programmi di festa. L’amico americano Tom Cruise si è guardato bene dall’uscire dal suo bunker blindato di Los Angeles, terrorizzato dalle minacce dei nemici di Scientology e lo sceicco Mohammad Bin Rashid Al Maktoum ha cancellato lo spettacolo
di giochi pirici previsto per la mezzanotte che David aveva promesso ai suoi piccoli Brooklyn e Cruz, in segno di solidarietà per gli attacchi alla striscia di Gaza.
I fuochi d’artificio, del costo di 3 milioni di euro, sono rimasti inesplosi e il noto calciatore e la sua famiglia hanno trascorso un capodanno normale o quasi. E’ stato l’ufficio hollywoodiano di pubbliche relazioni 19 Entertainment che cura ogni dettaglio e spostamento dei Beckham a consigliare un San Silvestro di basso profilo, per ragioni di immagine, data la crisi e la delicata situazione internazionale.
Così, sull’isola dei famosi che ospita 4.500 appartamenti, 2.000 ville e 30 alberghi controllati perennemente da 10.000 telecamere piazzate ovunque e da un vero e proprio esercito di guardie del corpo discrete i Beckham, come riferito dallo stesso David, sono stati “tranquilli, in famiglia”, ospitando nella loro villa alcuni amici tra i quali Ronaldinho, Pato ed Emerson, attratti, come gli altri vip presenti sull’isola per la notte di capodanno, dall’irresistibile cocktail di sicurezza e totale privacy. I ben informati riferiscono che il neo-milanista David sia tornato ad allenarsi con un tatuaggio in più, in ebraico. Si tratta di un proverbio biblico stampato sull’avambraccio sinistro che recita: “Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento ma tieni i miei comandi nel tuo cuore”, i maligni aggiungono “e non scordare di mettere in fresco lo champagne”.

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