La felicità? E’ più contagiosa del raffreddore!

La felicità è contagiosa, è scientificamente dimostrato, si trasmette da persona a persona e per farlo ha bisogno del contatto fisico. Le vibrazioni positive non possono essere trasmesse via internet e nemmeno per mezzo del telefono, così come avviene per il raffreddore, per contagiarsi la felicità necessita di contatto fisico.
Secondo gli studiosi il contagio avviene grazie all’empatia e ai neuroni specchio. Se osserviamo infatti qualcuno che manifesta un sentimento il nostro cervello tende a sintonizzarsi su quello stesso stato emotivo attivando le stesse aree che sono in funzione in chi abbiamo di fronte.
Le emozioni si trasmettono facilmente tra gli individui, accade per la gioia come per la commozione e il pianto. La loro velocità di trasmissione è elevatissima, non ugualmente contagiosa, fortunatamente, è la tristezza, che resta confinata secondo i ricercatori americani James Fowler e Nicolas Christakis “in piccoli bacini privi di emissari”.
Chi possiede amici, partner o parenti felici possiede il 9 per cento di possibilità in più, rispetto alla media, di sentirsi anch’egli soddisfatto. Purtroppo però anche la vicinanza con individui malinconici o depressi aumenta, ma solo del 7 per cento le probabilità di rattristarsi a propria volta. Dallo studio risulta che per gli individui avere un buon amico o un partner col quale si è in buona sintonia è assai più importante che vincere dei soldi, come dimostrano i risultati della ricerca condotta su un campione di cinquemila individui ai quali per venti anni consecutivi è stato domandato quanto e se si sentissero felici, confrontando le loro risposte con quelle di coniugi, amici, parenti e vicini di casa. A quanto risulta il contagio della felicità non si limita al contatto diretto, riuscendo a penetrare fino a tre gradi di separazione, vale a dire che l’amico dell’amico di una persona ottimista e sorridente senza saperlo è anch’essa più felice grazie a lei. Assurdo ma vero: persino un estraneo, qualcuno che non abbiamo mai conosciuto né incontrato può migliorare il nostro umore più di quanto non riescano a fare cento banconote nelle nostre tasche. Immaginabile dunque quanto siano importanti le persone che abbiamo vicino e quanto sia utile circondarsi di facce sorridenti, di amici ottimisti, di vicini di casa sereni e fiduciosi nel futuro.