La scomparsa di Margherita Hack lascia un vuoto nel mondo della scienza e non solo. Il video con Piero Angela

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La scomparsa di Margherita Hack lascia un vuoto non solo nel mondo della scienza, ma anche presso tutti coloro che avevano conosciuto l’astronoma come divulgatrice, attraverso la televisione. Si era laureata con una tesi sulle Cefeidi le cosiddette stelle ‘pulsanti’, ovvero stelle la cui variabilità deriva da successive espansioni e contrazioni degli strati superficiali della superficie della stella medesima. Questa tipologia di stelle si è rivelata di fondamentale importanza nella misurazione delle distanze delle galassie.
Nel 1978 Margherita Hack, ha fondato la rivista «L’Astronomià» ed ha scritto decine di libri divulgativi. Grazie alla sua crescente popolarità ed ad una proverbiale vèrve ha saputo sapientemente avvicinare alla scienza il grande pubblico con innumerevoli incontri dal vivo in rassegne, festival e attraverso partecipazioni televisive.
Gli appassionati come me delle trasmissioni di Piero Angela, ricorderanno la partecipazione di Margherita Hack ad una puntata di Viaggio nel cosmo (1998), durante la quale, per spiegare il motivo della veloce rotazione delle pulsar, la celebre astronoma si prestò con grande autoironia a prendere parte ad un semplice esperimento, durante il quale venne fatta girare su una sedia da ufficio.
Il simpatico gioco serviva a spiegare una delle più importanti leggi della meccanica, quella che prende il nome di “conservazione del momento angolare”. Sono svariati i fenomeni fisici esplicitati da questo principio. Nello sport, ad esempio, l’accelerazione angolare di un pattinatore che porta le proprie braccia e gambe vicine all’asse verticale di rotazione, tende ad aumentare.
Lo stesso fenomeno produce rotazioni estremamente rapide in stelle estremamente compatte, quando queste si formano a partire da stelle di dimensioni enormemente più grandi, ma con velocità di rotazione più lente.
Qui di seguito il video della prova in studio con Piero Angela.

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