La star di Glee Cory Monteith muore a soli trentun’anni. Le sue ultime ore raccontate dagli amici

 Cory Monteith,Glee morte

Si faceva amare per quella faccia da bravo ragazzo, per quegli occhi sempre un po’ malinconici anche quando sorrideva, e quell’espressione che rivelava fragilità e dolcezza. Cory Monteith aveva tutto: bellezza, fama, successo, danaro, anche l’amore di una deliziosa ragazza come Lea Michele, sua coprotagonista nella fortunata serie di FOX Glee. Una promettente carriera davanti, l’amore dei fan, una vita brillante, non sono bastati a colmare il vuoto profondo della sua esistenza, consumata troppo in fretta. A soli trentun anni l’attore canadese è stato trovato morto da solo a Vancouver, in una stanza d’albergo. Benchè si trattasse di un hotel di lusso, la tristezza di questa fine è profondissima, tanto quanto lo era l’abisso in cui Cory Monteith era sprofondato prestissimo, già a sette anni, dopo il divorzio dei suoi genitori. A 16 anni era già un disadattato, con precedenti di piccoli furti, reati minori e consumo di droghe dall’età di 13 anni, disagio scolastico, innumerevoli cambi di scuole, a 19 anni il suo primo programma di riabilitazione, ma neppure il grande successo era riuscito ad allontanarlo dall’alcolismo. Egli stesso raccontando dei suoi eccessi aveva detto: «sono fortunato ad essere ancora vivo». Cory Monteith è morto al 21° piano del Fairmont Pacific Rim Hotel, al 1038 di Canada Place, nel centro di Vancouver. Le riprese video dell’hotel mostrano l’attore rientrare in stanza da solo, dopo una serata trascorsa fuori con gli amici. Questi ultimi, increduli, riferiscono che sembrava sereno ed in buona salute, Lea Michele, la sua fidanzata, è totalmente sotto choc e chiede di rispetto per la propria privacy. I due avrebbero dovuto sposarsi il prossimo anno. Oggi l’autopsia svelerà le ragioni della prematura, misteriosa scomparsa di Cory. Chi lo ha conosciuto lo descrive come una persona magnifica, dal cuore d’oro, un amico gentile, generoso, un ragazzo straordinario. La fama, la ricchezza, la vita mondana non hanno potuto colmare la sua sete di assoluto. Mi mancheranno i suoi dolci occhi malinconici, mancherà a tutti nel ruolo di Finn Hudson. Adam Shankman, che lo ha diretto in Glee, esprime meglio di tutti questo dolore: «Addio mio incredibile e bellissimo amico. Le luci nel mio mondo sono sempre più fioche. Il mondo ha appena perso uno tra i migliori di noi.»

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