La virilità? Con l’inquinamento è fortemente a rischio

Grave allarme degli studiosi sugli effetti dell’inquinamento sulla salute umana: Gli scienziati della Florida University, dopo numerosi studi commissionati dalla Chem Trust ieri hanno anticipato i risultati dell’indagine condotta, sul quotidiano Indipendent di Londra. Il frutto di oltre 250 studi accademici svolti in tutto il pianeta è quantomeno inquietante: taluni acidi chimici e sostanze inquinanti stanno invertendo pericolosamente lo sviluppo sessuale favorendo la femminilizzazione degli esseri umani. I figli maschi di madri esposte alla contaminazione di agenti chimici manifestano propensione verso i giochi femminili: le bambole e il servizio da tè, piuttosto che per i soldatini e il meccano. I piccoli esposti ad agenti inquinanti hanno assai maggiori probabilità di avere un pene di dimensioni ridotte e problemi ai testicoli.La femminilizzazione del genere maschile è già ampiamente in atto negli animali, i coccodrilli che in Florida hanno avuto prolungati contatti con agenti inquinanti presentano anomalie ai testicoli, pene ridotto rispetto alla norma e problemi riproduttivi. Stessi problemi per tartarughe e daini e per gli orsi che al polo si presentano frequentemente ermafroditi. Le sostanze chimiche inquinanti stanno indebolendo il genere maschile provocando ovulazione nei testicoli dei pesci britannici e misure del pene ridotte in svariate specie.
Nelle comunità umane ad alto tasso di contaminazione, in Russia, Canada e Italia, il numero delle femmine nate risulta doppio rispetto a quello dei maschi, per tacere dell’abbassamento del numero degli spermatozoi rispetto alla norma.
Se non metteremo un freno all’inquinamento planetario assisteremo di qui a pochi anni ad una trasformazione in senso femminile degli esseri viventi con conseguenze immaginabili.