Le brutte di Wimbledon mandano a casa stile e buone maniere: guarda le immagini – parte 2

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Segue da parte 1

E dire che il codice di abbigliamento a Wimbledon era notoriamente rigoroso! Che fine ha fatto, ci chiediamo? Grugniti, capelli sporchi, modi sgarbati con i raccattapalle, le sorelle Williams coperte d’oro come madonne alla processione e in abiti a dir poco improbabili. Sembra proprio che il buon gusto e le buone maniere siano andate in ferie. Non era questo il torneo prestigioso celebre per il bon ton, gli inchini al palco, la duchessa del Kent, il pubblico vip, il fair play? L’antica immagine edificante, da cartolina, è soppiantata dall’odierna sciatteria fatta di abiti terrificanti, colorati o con interno a strisce, magari con due loghi di dimensioni vistose, in bella evidenza, uno su ciascun seno, pacchiani, troppo luminosi, di palline giallo fluo, di grugniti, scoppi d’ira, urla, asciugamani gettati in faccia ai raccattapalle, linguaggio volgare. Tutti rivorremmo indietro sul green la discrezione e lo stile dei tempi d’oro che hanno reso celebre Wimbledon nel mondo.

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