L’eruzione del vulcano di Eyjafjallajökull in Islanda blocca l’Europa
Qualche giorno fa pubblicammo un post riguardante l’eruzione di un vulcano di Eyjafjallajökull in Islanda risvegliatosi dopo ben 190 anni di quiete, sottolineando il fascino causato dal contrasto tra la lava che fuoriusciva dalla bocca del cratere e i ghiacci circostanti, che aveva attirato migliaia di turisti accorsi per godere dello straordinario spettacolo. Oggi, a distanza di pochi giorni, l’eruzione ha raggiunto livelli assolutamente imprevisti. Le tonnellate di cenere riversate nell’atmosfera dal vulcano hanno ricoperto praticamente mezza Europa non offuscandone i cieli: molti gli aeroporti chiusi, i voli cancellati e pesanti i disagi per i viaggiatori, sono queste le conseguenze dell’eruzione del vulcano islandese. Lo spazio aereo è diventato off limits per i rischi legati alla cenere dispersa nell’aria e trasportata dai venti, che, oltre a limitare la visibilità, può danneggiare i reattori degli aerei.
Le autorità islandesi hanno infine raccomandato alla popolazione di indossare maschere anti-gas, a causa del il rischio che la nube di cenere prodotta dall’eruzione nel sud dell’isola possa essere tossica.