Lo sfortunato pugile Mike Tyson inconsolabile per la perdita della sua bambina di quattro anni
Il pugile Mike Tyson, inconsolabile per la perdita della sua piccola Exodus, chiede ai media solitudine e privacy per consentire a lui e alla sua famiglia di consumare nel silenzio lo strazio del lutto subito. E’ morta a Phoenix, in Arizona, la più piccola figlia di Iron Mike e davvero è difficile trovare le parole per commentare una tragedia tanto assurda.
La vita del pugile ha subito ogni sorta di contraccolpi, dovuti alla sua dipendenza da alcol, marijuana, cocaina, sesso. Gli eccessi sono sempre stati il suo pane quotidiano, l’abuso di farmaci, specialmente di antidepressivi, la tendenza alla violenza non solo sul ring, poi l’apparente redenzione, una vita vissuta nei sobborghi di Las Vegas, prima dell’ultima immane sciagura. La parvenza di normalità che aveva assunto la sua esistenza sarà di nuovo travolta? «Ho trascorso tutta la mia vita a drogarmi, a bere e a divertirmi», aveva dichiarato appena qualche settimana fa, «ma tutto questo all’improvviso arriva ad uno stop». Parole che alla luce di quanto accaduto assumono il tono di un oscuro presagio.