Luciano Pavarotti: quel che resta di un mito 1/2
Ad un anno dalla scomparsa del grande tenore modenese, attutita l’eco delle polemiche relative all’eredità contesa tra le due ex mogli, perennemente rivali benché intenzionate entrambe a salvare le apparenze, è tempo di bilanci. L’eredità musicale dell’artista è talmente grande da non poter essere dimenticata e anche i più feroci detrattori del Pavarotti uomo-business, disposto a duetti spesso discutibili con chicchessia, che hanno alimentato non poca satira (http://it.youtube.com/watch?v=n2afw_bPAHA), ne sono consapevoli. In un bell’articolo sulla Stampa (vai all’articolo) Alberto Mattioli si rammarica di vedere ancora una volta amplificata la parte più becera del cantante, gli aspetti più bassamente commerciali e superficialmente divistici del tenore. Sono in molti ad identificare le due fasi artistiche pavarottiane con le donne della sua vita: Adua Veroni alla quale è legata la fase colta e impegnata della sua carriera e Nicoletta Mantovani, che contribuirà alla ‘volgarizzazione’ artistica degli ultimi anni, quella legata al Pavarotti & Friends, che la vedrà come organizzatrice.