Morire per finta per non morire davvero

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In Corea del sud il numero dei suicidi è raddoppiato dal 2004 ad oggi a causa del boom economico. L’ecatombe preoccupa molto le autorità.  A proposito vi siete mai domandati perché nei paesi più poveri del mondo come l’Egitto, la Cina e il Perù, dove si lotta per la sopravvivenza, il numero dei suicidi sia in assoluto il più basso mentre gli indici più elevati si riscontrano nei paesi più ricchi come la Nuova Zelanda, il Canada e il Giappone? Siamo davvero sicuri che i soldi facciano la felicità?Nel tentativo di arginare l’ondata di suicidi coreani c’è chi ha pensato che inscenare finti funerali di massa possa fungere da deterrente, inducendo a qualche seria riflessione sull’opportunità di restare in vita. Così grandi aziende come Hyundai, Allianz e Samsung inviano i propri dipendenti a dei ‘corsi accelerati’ organizzati dalla Korea Life Consulting, nei quali ciascuno si infila mestamente nella propria bara (in vero legno e corredata di fotografia) con un fiore in mano dopo aver espresso le sue ultime volontà.

La macabra cerimonia dovrebbe indurre  ad affezionarsi alla vita, cosa della quale personalmente dubito.