Nuovi ritrovamenti nella piana di Giza provano che le piramidi sono state costruite da uomini liberi, non da schiavi
Per decenni il cinema ci ha suggerito un’immagine dell’antico Egitto che probabilmente non coincide con la realtà. Nuove tombe scoperte presso Giza proverebbero che le mastodontiche piramidi sono state costruite da lavoratori liberi e non da schiavi. Il responsabile agli scavi, Zahi Hawass ha riferito in un comunicato: “Queste tombe sono state costruite accanto alla piramide del Re, il che indica che le persone ivi sepolte non erano veri e propri schiavi”.
Le tombe, nella piana di Giza hanno un’età di circa 4.510 anni e si trovano all’ingresso di una necropoli lunga circa un chilometro.
Dai graffiti rinvenuti sembrerebbe che almeno una parte degli operai che costruirono le piramidi di Cheope e Chefren fossero agricoltori, i quali grazie ai loro preziosi servigi, furono esentati dal pagamento delle tasse al governo egiziano. Questa sarebbe un’ulteriore prova che tali costruttori stessero partecipando ad un vero e proprio progetto nazionale.