Parolacce sempre più in voga: l’insulto pesante dilaga

berlusconi-turpiloquio-parolacce

Le parolacce sono in aumento e il loro uso è in crescita. Si tratta di un fenomeno trasversale e universale. La nostra epoca ha sdoganato l’uso delle espressioni volgari e degli insulti a tutti i livelli. I mezzi di comunicazione e la politica ne sono triste esempio. Dalle statistiche inglesi risulta che nove adulti su dieci usano abitualmente improperi e ciò che è peggio un sondaggio rivela che il 90 per cento della popolazione non vede in questo niente di sbagliato.
La BBC che è un network pubblico, si è impegnata a non trasmettere più parolacce dopo la raffica
di insulti proferiti da Madonna, sempre meno signorile col passare degli anni, durante un’intervista radiofonica, costringendo alle dimissioni il comico Russel Brand, colpevole di turpiloquio e sospendendo per due mesi il presentatore Jonathan Ross per le stesse ragioni. Ma i canali privati non si fanno troppi scrupoli. Il bombardamento mediatico è quotidiano, i film, persino i cartoni animati, i talk show, i reality sono infarciti di espressioni volgari e qui in Italia non ce la caviamo meglio, con un presidente del consiglio che apostrofa l’opposizione con epiteti da caserma.
Il problema non è esclusivamente di natura etica, si tratta di salvaguardare dall’imbarbarimento e dall’abbandono delle buone maniere l’intera società. I ragazzi specialmente posseggono un lessico sempre meno vario e più omologato e sconcio. Il Daily Express che dedica un pezzo all’argomento sembra poco ottimista riguardo al futuro, siamo andati ormai troppo oltre. Ma sarebbe da chiedersi se davvero insulti e contumelie siano un segnale di modernità e di progresso, piuttosto che un campanello d’allarme di una società in declino.