Passa la legge contro la pubblicazione delle intercettazioni in un’Italia sempre meno libera

legge-bavaglio-intercettazioni-01

Passa alla Camera il ddl intercettazioni che vieta la pubblicazione delle intercettazioni fino al momento della cosiddetta «udienza «filtro» e obbliga le testate, i siti giornalistici registrati ai sensi della legge sulla stampa e i quotidiani diffusi telematicamente alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta, e senza alcun commento, rettifiche su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine «con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.». Giulia Bongiorno, di Fli, in segno di protesta, ha lasciato l’incarico di relatrice. Accade così che l’informazione in Italia sia sempre meno libera e il diritto dei cittadini a conoscere i contenuti delle inchieste si riduca drasticamente. Non sarà possibile neppure trascrivere in sintesi i contenuti delle registrazioni, senza cioè citazioni testuali. L’emblematica protesta di Wikipedia, l’enciclopedia libera autosospesasi in segno di disapprovazione per tale decisione, suona come un preoccupante campanello di allarme che non può e non deve essere ignorato, sul rischio che la nostra democrazia si trasformi lentamente in oligarchia, mediante restrizioni e decreti ad uso dei pochi privilegiati a danno della libertà di espressione. E noi che faremo? Staremo qui a guardare?

legge-bavaglio-intercettazioni-02