Paul Gascoigne ricompare dopo la fuga: ha trascorso il Natale solo e ubriaco – parte 2

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Paul Gascoigne si era rifugiato in una stanza di un albergo non distante dalla clinica che lo ospitava dove ha trascorso il Natale da solo ubriacandosi, dopo aver ascoltato le dichiarazioni fatte dal figlio di 12 anni Regan alla rete televisiva Channel 4. Un suo amico intervistato dal tabloid britannico Daily Star conferma che Paul Gascoigne è distrutto dalle affermazioni del figlio e dopo aver tentato ancora una volta di riabilitarsi ha ripreso a bere, preferendo annegare il proprio dolore nell’alcol piuttosto che affrontare la famiglia e gli amici, sconvolto nell’apprendere che la speranza del ragazzo è che lui sparisca per sempre dalla sua vita. Il piccolo Regan ha dato sfogo al suo dolore nell’intervista trasmessa nel documentario Surviving Gazza raccontando episodi drammatici, come quando ha trovato suo padre in una stanza d’albergo intento ad ingozzarsi di dolci e a vomitare in un sacchetto. “Il fatto che sia stato un campione” ha affermato il ragazzo “non fa di lui un bravo padre o una brava persona. A questo punto, non credo che ci sia qualcuno in grado di aiutarlo. E’ mio padre, avrebbe dovuto aiutarmi lui in tutti questi anni e invece non l’ha fatto e io non intendo sprecare altre lacrime per lui. Perchè dovrei riaverlo nella mia vita?” Parole dure che esprimono una sofferenza di anni di fronte all’autodistruzione perpetrata da Gazza.
Ma contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi tempi stavolta Paul ha trovato in sé il coraggio disperato di ritentare e si è ripresentato spontaneamente nel centro di disintossicazione, il cui severo programma riabilitativo prevede una forma di isolamento dal mondo (niente giornali né telefonino) e l’ausilio di cavalli per sedute di pet-therapy. Il fragile Gascoigne sta a suo modo lottando per la salvezza, suo figlio ha detto: “morirà presto”, io gli auguro di ritrovare la dignità e l’amore della sua famiglia.

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