Quando gli oo7 spiavano i Fab Four

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Dagli archivi di Londra saltano fuori documenti inediti che testimoniano dell’operazione di spionaggio in atto da parte delle autorità inglesi nei confronti dei quattro Beatles.  George, Paul, John e Ringo venivano monitorati molto da vicino come documentato da rapporti confidenziali strettamente riservati.  Non solo il Ministero del Tesoro, tramite suoi funzionari, teneva d’occhio i loro introiti fino all’ultimo centesimo, ma poliziotti e dipendenti di ambasciate erano incaricati di sorvegliarne i movimenti, in patria e all’estero, ora per ora.

I quattro baronetti erano troppo acclamati, la loro celebrità totalmente fuori misura e altrettanto fuori controllo la loro esuberanza, meglio dunque sapere sempre cosa stavano facendo. Così tra il ’64 e il ’68 report classificati come “confidential” o “restricted” raccontano tutto delle loro abitudini e dei loro spostamenti. Dei quattro il più bersagliato sarà Lennon, arrestato anche per detenzione di droga dopo una perquisizione nel suo appartamento londinese, è il 18 ottobre del ’68. Successivamente impegnato in battaglie pacifiste contro la guerra in Vietnam il musicista sarà spesso nel mirino della Cia e dell’Fbi che lo marcheranno stretto, come evidenziano i dettagliatissimi  incartamenti riservati, ai limiti della morbosità.

L’intimità dei quattro Beatles venne scandagliata a fondo in un’epoca che sembra lontana da noi anni luce nella quale i quattro ragazzi di Liverpool, assurti a leggenda, scatenavano il fanatismo di folle oceaniche di giovani in tutto il mondo.

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