Quelle amiche che ti mollano quando smetti di far pena e inizi a far invidia
Sarà capitato a molti di voi di attraversare momenti difficili, magari anche molto lunghi. Interminabili deserti senza un’oasi, nei quali la vita diventa ogni giorno più in salita, ripida, faticosa, sfiancante. Gli amici e le amiche più intimi, confidenti di tali nostri affanni, si stringono “a coorte” intorno a noi per essere solidali con la nostra pena, nei momenti bui, e offrire soccorso e conforto. Immersi come siamo nel tunnel dei nostri guai la loro solidarietà sembra il più splendente dei doni, frutto di sincero altruismo, di cui siamo grati e increduli. Le cose però sono soggette a mutamenti e così, passata la tempesta, il sole torna a splendere sulla nostra esistenza e come per una sorta di compensazione, di dono divino, ecco che la nostra vita si rimette a funzionare a pieni giri, in un crescendo che stupisce per primi noi stessi. Oltrepassato l’arido deserto vediamo germogliare una nuova primavera, della quale vorremmo partecipi anche gli amici più cari, nel mio caso specialmente le amiche, ai quali confidiamo le nostre ritrovate gioie e i nostri inattesi e insperati successi; il risultato spesso è che per una malefica alchimia, ora che non facciamo più pena, scateniamo la loro invidia. Non siamo più dei casi umani da compiangere, pensando ai quali si consolavano della propria esistenza. Ecco che quindi, usurpati del loro ruolo di consolatori degli afflitti, gli amici, un tempo così solleciti, si dileguano, lividi di invidia. Un fenomeno triste ma frequente. Saper condividere pienamente le gioie e la felicità altrui è un’arte assi più difficile che compiangere il prossimo derelitto!
Quella che hai descritto è una verità antica.
Nel bene o nel male e nel gioco delle parti che la vita ci impone, credo che non possiamo far altro che sapere che esiste.
E non è poco!
Bisogna avere un cuore grande per poter gioire delle gioie altrui… e non é automatico questo.. ci vuole disciplina e penso che si impara a controllare questa ”alchimia”…
Quelli che dicono ” segui sempre il tuo cuore” non hanno capito che spesso il cuore non ha pensieri buoni per gli altri…
bisognerebbe piuttosto collegare il cuore a una mente disciplinata!
B continuo.
è proprio vero, ho avuto anche io un esperienza diretta. Ne sia rimasta almeno una? conclusione solo conoscenti con un uscita molto di rado, non mi dispiace devo dire, con tutti gli impegni che ho no ne avrei altro da dedicarle… arrivi ad una certa eta che la cosa che conta di più è la famiglia!