Quell’inconforndibile…Profumo di menzogna delle promesse su scuola e docenti del ministro dell’Istruzione

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Settembre andiamo”, direbbe il Vate, è tempo di ritorno sui banchi e come ogni anno, puntuali, a ridosso della riapertura delle scuole, ecco rispuntare le ricette miracolose del ministro di turno per la scuola italiana. Stavolta tocca a Francesco Profumo annunciare una rivoluzione Copernicana senza precedenti che muterà l’acqua in vino trasformando la scuola italiana, malandata quant’altre mai, in un’auto di Formula Uno. Non occorre spulciare il curriculum del ministro per capire che lui nella scuola italiana non ha mai insegnato, forse proprio per questo può permettersi con estrema leggerezza di disegnare scenari futuri a metà tra il fantascientifico e il comico. Concorso, nuove assunzioni, svuotamento delle obsolete graduatorie: tutti in cattedra felici e contenti, aria nuova frizzante, ricambio generazionale, risoluzione di tutti i problemi in men che si dica. Ce n’è abbastanza per lasciare tutti a bocca spalancata! Solo guardando ai dati di realtà la bolla di sapone delle promesse ministeriali si sgonfia però in un batter di ciglia. Chi scrive è un’insegnante di scuola superiore che, dopo oneroso impegno come commissario esterno di italiano agli scorsi esami di maturità in commissione doppia, divisa tra due classi di maturandi che avrebbero richiesto il dono dell’ubiquità, sta ancora aspettando di essere pagata. L’istruttiva, è proprio il caso di dirlo, telefonata alla segreteria scolastica, per avere notizie circa l’attesa retribuzione, mi ha informata di un dato inquietente: i soldi per pagare i docenti non ci sono, forse il compenso per gli esami di maturità sarà nella busta paga di ottobre. Forse. La domanda è fin troppo scontata: ma se il ministro non ha i soldi neppure per pagare i docenti dell’organico 2011 2012, per lavori già svolti, con quali soldi pensa di stipendiare i nuovi assunti? Gli interrogativi poi sarebbero tanti, ma questo a me sembra il più impellente. Non credo davvero che i nostri parlamentari, ministri in primis, dovranno aspettare ottobre per intascare danari assai meno sudati, per non dire rubati, relativi al lavoro prestato a luglio!
Leggendo poi meglio le brillantissime proposte di Profumo per il concorsone che segnerà la storia, non si sa più se ridere o piangere. Dopo aver distrutto i programmi scolastici, infarcendoli di informatica e lingue, in un paese in cui a malapena si conosce, malissimo, la propria lingua madre, è giunta l’ora di deturpare anche il profilo professionale dei docenti. Il concorso prevederà, a detta del ministro, ben tre fasi di test che, a favore di castronerie quali la “valutazione dello stare insieme” e delle “prove di logica e comprensione verbale”,  andranno ad ulteriore detrimento della valutazione culturale del corpo docente. Una classe docente prona, malpagata, afflitta da analfabetismo di ritorno, Sindrome da burnout, crisi d’identità, si vedrà così integrata, nel disegno fantapolitico del ministro Profumo, da colleghi più giovani e ancor più ignoranti, ma che in compenso sanno “stare insieme” e smanettare sul pc, abilità entrambe alla portata anche di un bambino, specie di questi tempi!
Non mi stupirei se a Profumo venisse in mente anche una fase eliminatoria, una “scrematura”, basata su prove di look e portamento, o che so io, di prestidigitazione coi gessetti…Amici miei, credetemi: qui siamo davvero alla canna del gas!
Inutile aggiungere che le promesse rituali servano solo a tener buoni i pecoroni per rimandarli mogi mogi in cattedra a testa bassa, accettando spezzoni di supplenze, corsi di recupero malpagati, stipendi ridicoli, scuole e aule in cui manca tutto, quest’anno anche i presidi, ed evitare scioperi che ritarderebbero la riapertura delle scuole… Addormentati dall’ennesimo narcotico di stato, si tirerà a campare per un altro anno scolastico vissuto nella speranzosa attesa del miracolo che non ci sarà.

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