Sarebbe possibile “costruire” un nuovo Leonardo?
A Pordenone oggi pomeriggio alle 17:00 nell’ambito della manifestazione Pordenonelegge, la festa dedicata al libro, Frijtiof Capra, fisico e saggista austriaco, interverrà per parlare dei disegni di Leonardo Da Vinci.Tema della relazione sarà l’universalità del grande scienziato e come le sue creazioni partissero con un processo di design. Progetti avveniristici, a volte mai realizzati, ma sempre sorprendentemente moderni. Lo studioso d’oltralpe sostiene che: Leonardo Da Vinci è l’archetipo “uomo universale”, era un artista, uno scienziato e un designer, e lui integrava quelle tre discipline in un tutto armonioso (…)
Tra i pochi in tutta la storia dell’umanità a utilizzare l’emisfero destro del cervello, deputato all’intelligenza visivo spaziale, facendolo lavorare in perfetta armonia con tutte le altre intelligenze di cui siamo dotati come quella logico-matematica, quella linguistica, quella naturalistica e quella esistenziale, Leonardo è stato forse il più grande talento che la storia possa ricordare.
Ciò ci conduce ad un eterno dilemma: il talento si acquisisce nel tempo oppure un dono innato? La differenza tra una persona normale e un genio è forse dovuta al fatto che quest’ultimo riesce ad utilizzare tutte le intelligenze di cui è dotato? Dagli anni 70 la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) si occupa della questione e la conclusione a cui è pervenuta è che in ognuno di noi ci sono le potenzialità per replicare qualunque risultato a patto che si adotti la stessa strategia.
Sarebbe quindi possibile “costruire” un nuovo Leonardo? L’intervista a Ricardo Palanti, il cui link riporto di seguito, dà adito a molte riflessioni a riguardo.
Buona visione!
Bob