Secondo recenti studi gli esopianeti Kepler-35 b e Kepler-34 b potrebbero ospitare forme di vita
Il ricercatore Joni Clark, della New Mexico State University, dopo aver compiuto svariate simulazioni al computer, ha recentemente provato che i sistemi binari hanno una maggiore probailità di ospitare pianeti abitabili.
Le condizioni alla vita sarebbero agevolate dal fatto che nei sistemi binari, il vento solare sarebbe molto attenuato a causa dell’interazione tra le stelle. “E’ come un buon matrimonio. Si sfogano tra di loro, e non sono concentrati su qualcos’altro” ha dichiarato lo studioso, evidenziando il fatto che i pianeti nei sistemi binari non necessiterebbero di un campo magnetico peculiare come quello terrestre, per poter ospitare forme di vita.
Esempi di esopianeti in un sistema binario sono il Kepler-35 b e Kepler-34 b scoperti nel mese di gennaio 2012. I corpi celesti, alla luce dei risultati ottenuti da Joni Clark, sono divenuti degli “osservati speciali”. Essi infatti orbitano nella fascia abitabile del loro sistema e chissà se nei prossimi mesi gli astronomi non avranno qualche gradita sorpresa…