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Quel che resta dei System of a Down – parte 1

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Li abbiamo amati come la più travolgente e innovativa band rock-metal degli ultimi decenni, ci hanno regalato canzoni indimenticabili come Chop Suey, commovente preghiera urbana rivolta ad un Dio lontano, forse perduto. Sono stati in molti coloro che hanno tentato di dare interpretazioni più o meno attendibili del testo, provando a capire a chi si riferissero frasi come quella del ritornello: «Io non penso che tu creda / Nel mio giusto suicidio / Io piango, quando gli Angeli chiedono di morire», di certo la disperata elegia nel suo alternarsi al ritmo frenetico e ossessivo delle note martellanti è di quelle che lasciano il segno nella storia del metallo pesante. Continua a leggere

Da Rosemary’s baby ad oggi: Torino celebra Roman Polansky

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Il Torino Film Festival, diretto da Nanni Moretti, dedica un’ampia retrospettiva al regista Roman Polansky, nome d’arte di Rajmund Liebling, nato a Parigi nel 1933. Balzato agli onori delle cronache dopo il successo di Rosemary’s baby (del 1968), horror di argomento satanista, per girare il quale Polansky chiese la consulenza dell’esperto Anton LaVey. Come molti ricorderanno, la seconda moglie di Roman, la giovane attrice Sharon Tate, fu trucidata nel ’69 mentre si trovava all’ottavo mese di gravidanza, nella villa di Bel Air dove abitava con il regista. Continua a leggere