La sessantasettesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia punta sulla sostanza, tagliando le spese per i party e i pranzi di gala. A dirigere la giuria quest’anno il regista americano di culto Quentin Tarantino, celebre e acclamato come una rockstar. Tra i film in concorso Black Swan, di Continua a leggere
Immancabile il tappeto rosso delle celebrità, tra le quali Natalie Portman e Jessica Alba, tra le più applaudite. La Portman, intensa protagonista del discusso film Continua a leggere
Nella speranza di rilanciare un Sanremo decisamente in crisi di ascolti, e chissà, forse ci riuscirà, Bonolis le inventa tutte. Tra gli ospiti spuntano fuori dal cilindro del mago l’ultraottantenne Hugh Hefner e le sue conigliette.
L’ottuagenario padre di Playboy, più che mai deciso a non arrendersi, fa le cose in grande e per apparire come ospite nella serata del 20 febbraio sul palco dell’Ariston fa richieste quantomeno bizzarre. Un idromassaggio pirotecnico in una suite ultra imperiale, finte cameriere vestite di latex, cuoche personali, barattoli di Viagra, Continua a leggere
Negli anni ’80, dopo l’uscita di un film che fece molto scalpore, Nove settimane e mezzo che lo vedeva come protagonista insieme a Kim Basinger, Mickey Rourke era considerato un sex-symbol. La pellicola lo catapultò nel mondo delle celebrità, benché avesse alle spalle ruoli anche più interessanti in film di registi di calibro quali Francis Ford Coppola e Spielberg.
Da ragazzo aveva frequentato assiduamente una palestra per boxer a Miami e studiato recitazione nel celebre Lee Strasberg Institute. Divenuto una stella di prima grandezza, acclamato dal pubblico femminile per la sua sensualità ruvida, dopo un paio di film di buon successo e il matrimonio con la modella Carrè Otis, fa parlare di se specialmente per gli eccessi: l’arresto per guida in stato di ebbrezza nel 2007, le dubbie frequentazioni, le liti furibonde con la moglie che più volte lo denuncia per maltrattamenti e violenze, fino al divorzio del 1998.
L’ironico, divertente Pranzo di ferragosto, opera prima di Gianni De Gregorio(presente nella rassegna La settimana della critica del Festival di Venezia)che vede come protagoniste quattro vivacissime vecchiette, per niente disposte ad arrendersi al grigiore di una monotona senilità, finisce inevitabilmente per rappresentare un’iniezione di ottimismo per ciascuno di noi. Non è mai troppo tardi, Continua a leggere