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Quel che resta dei System of a Down – parte 1

ATWA-Chop Suey-genocidio-armeno-SOAD-System-of-a-Down

Li abbiamo amati come la più travolgente e innovativa band rock-metal degli ultimi decenni, ci hanno regalato canzoni indimenticabili come Chop Suey, commovente preghiera urbana rivolta ad un Dio lontano, forse perduto. Sono stati in molti coloro che hanno tentato di dare interpretazioni più o meno attendibili del testo, provando a capire a chi si riferissero frasi come quella del ritornello: «Io non penso che tu creda / Nel mio giusto suicidio / Io piango, quando gli Angeli chiedono di morire», di certo la disperata elegia nel suo alternarsi al ritmo frenetico e ossessivo delle note martellanti è di quelle che lasciano il segno nella storia del metallo pesante. Continua a leggere

La storia contemporanea e il rischio del revisionismo

Auschwitz-children-bambini-nazista 

In tempi politicamente oscuri come il presente può capitare che a qualcuno al risveglio venga in mente di cambiare la storia edulcorandola e facendo, è proprio il caso di dirlo, di tutt’erba un Fascio!

Il pericolo è di quelli forti se c’è chi osa sostenere la necessità di “relativizzare l’olocausto ebraico” e le nuove enciclopedie in fase di elaborazione che mirano alla riscrittura del passato in chiave antisemita e palesemente folle fanno davvero paura.  Personalmente, insegnando la storia ai ragazzi delle scuole superiori, mi guardo bene dal relativizzare, ad esempio, il genocidio armeno e non solo perché appassionata dei System of a Down, ritengo infatti già abbastanza vergognoso il tentativo di insabbiamento a lungo perpetrato dai turchi.

Hitler è un criminale, tra i più efferati e folli criminali che la storia ricordi, non possiamo consentire che Continua a leggere