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Ricercatori di Manchester scoprono un singolare allineamento delle nebulose “a farfalla”

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Le cosiddette nebulose bipolari o “a farfalla” sono tra gli oggetti cosmici decisamente più affascinanti: la NGC 6302, NGC 6881 o la NGC 5189 sono solo alcune delle più straordinarie mai osservate da occhio umano.  Fin qui nulla di nuovo, se non che Continua a leggere

Guarda le magnifiche immagini delle nebulose catturate dal telescopio ESO in Cile – parte 1

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La Nebulosa Omega (Messier 17 o NGC 6618). I tre filtri utilizzati sono B (blu), V ( “visiva”, o verde) e R (red). Continua a leggere

Guarda le magnifiche immagini delle nebulose catturate dal telescopio ESO in Cile – parte 2

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Segue da parte 1

La Nebulosa Dumbbell, nota anche come Messier 27 o NGC 6853, è una tipica nebulosa planetaria e si trova nella costellazione della Volpetta. La distanza è piuttosto incerta, ma si ritiene che circa 1.200 anni luce. Nonostante la sua classe, la Nebulosa Dumbbell è costituita da un gas molto rarefatto che è stato espulso dalla stella calda centrale (ben visibile in questa foto), ora in una delle ultime fasi evolutive.

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Scoperti nuovi giganti del cosmo: le super nebulose

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Un gruppo di astronomi australiani e statunitensi ha recentemente scoperto una nuova classe di oggetti cosmici: le super nebulose. I risultati sono stati descritti sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”
Le nebulose osservate fino ad ora sono costituite da polveri e gas cosmici provenienti da stelle morenti di dimensioni poco più piccole del Sole. Al contrario le super nebulose  Continua a leggere

La Galassia Centauro e le altre meraviglie del cosmo – parte 2

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Segue da parte 1

Nebulosa del Granchio
La foto sopra mostra la Nebulosa Granchio (nota anche come “Messier 1”), osservata con lo spettroscopio FORS2, in modalità di imaging, nella mattinata del 10 novembre 1999. Il suggestivo ammasso è ciò che rimane di una esplosione di supernova avvenuta a una distanza di circa 6.000 anni-luce, osservata quasi 1.000 anni fa dagli astronomi cinesi, nel corso dell’anno 1.054 d.C.
Al centro della nebulosa c’è una stella di neutroni (stella degenere) che ruota attorno al proprio asse ad una velocità di 30 volte al secondo.

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