Una spaventosa collisione tra due satelliti nell’orbita terrestre avvenuta martedì a 500 miglia sopra la Siberia
Due satelliti per le telecomunicazioni, uno russo, l’altro americano, si sono scontrati in orbita fracassandosi l’uno contro l’altro a centinaia di chilometri sopra la terra. A Cape Canaveral, in Florida, gli scienziati della NASA stanno osservando con preoccupazione i detriti prodotti dal rovinoso impatto. Ci vorranno settimane, spiegano, prima che il danno prodotto sia quantificato, di certo tutti gli altri satelliti e lo stesso telescopio spaziale Hubble sono minacciati. La collisione si è verificata a circa 500 miglia sopra la Siberia martedì scorso. Si tratta del primo impatto simile, hanno dichiarato alla NASA. Il satellite americano Iridium pesava circa 600 chili, quello russo quasi una tonnellata. “Sapevamo che ciò poteva accadere”, ha dichiarato Mark Matney, scienziato che si occupa dei detriti in orbita, presso il Johnson Space Center di Houston. Nei prossimi giorni si valuterà se esiste un rischio per la missione spaziale prevista per il 22 Febbraio, che lancerà nello spazio sette astronauti, ma bisognerà aspettare i prossimi giorni per averne certezza. I detriti spaziali orbitanti, infatti, rappresentano la più grave minaccia per le navette in volo. All’inizio di quest’anno erano circa 17.000 i detriti artificiali nell’orbita terrestre, essi sono monitorati dalla rete di sorveglianza spaziale degli Stati Uniti, gestita da militari.