Se la cronaca diventa «Pornografia del dolore»
«Non c’è limite al peggio!» , sento spesso ripetere. Eppure un limite esiste, di tipo etico, ed è dovere civico di ciascuno di noi ribadirlo. Penso soprattutto alla deriva scandalistica di telegiornali e trasmissioni televisive che hanno oramai superato di gran luga i limiti della decenza. L’informazione sembra gravemente malata, inquinata dalla smania di ascolti, le notizie vengono selezionate in base a criteri discutibilissimi e, accantonata per sempre ogni pretesa di obiettività, siamo oramai alla guerra dei numeri e dei titoli roboanti. Dopo il naufragio della Concordia, ad esempio, giornali e telegiornali strabordavano Continua a leggere