La nostalgia? Fa bene alla salute!
Quante volte siamo stati assaliti dalla nostalgia del passato, delle persone care, di luoghi amati e poi abbandonati, di amori perduti?
Ebbene la nostalgia, lo spiegano gli esperti del dipartimento di Scienze e psicologia dell’Università di Southampton, nel Regno Unito, “ha un effetto terapeutico sulla salute mentale” Il professor Constantine Sedikides afferma che la nostalgia “è fonte di positività, importante per affrontare i fantasmi di ieri e vivere con energia il presente”. Non dobbiamo dunque aver paura di ricordare e rimpiangere, entrambe azioni che contribuiscono al mantenimento della salute mentale, poiché innescano “un meccanismo di liberazione che permette di superare traumi e ricordi sgradevoli”. La nostalgia in età adulta ha valore positivo, non ugualmente in età infantile, dove può rappresentare una vera e propria malattia con conseguenze pericolose per l’equilibrio mentale.
L’importante, sostengono gli esperti, è non esagerare, non farsi cioè inghiottire dal rimpianto per il tempo andato. La parola nostalgia deriva dalle parole greche “nostos” che significa ritorno e “algos”, dolore. Studiata soprattutto nel 1600 come forma di nostalgia di casa dei soldati che li conduceva addirittura alla morte.
Lo scrittore Antoine de Saint-Exupèry, l’autore del Piccolo Principe, (1942) scriveva che per costruire una nave non occorre radunare uomini per dar loro ordini ma piuttosto insegnare loro “la nostalgia del mare ampio e infinito”. Un sentimento dunque che può rappresentare una spinta di valenza positiva per il nostro equilibrio.