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I paparazzi, se non esistessero bisognerebbe inventarli, grazie a loro abbiamo saputo cosa fanno davvero a Villa Certosa Silvio Berlusconi e le sue amiche adolescenti. Dio benedica allora i sempre bistrattati fotografi d’assalto, pronti a tutto per uno scatto proibito, spesso scandalistico, qualche volta di importante denuncia sociale. Continua a leggere
Solitamente la pop star nasconde accuratamente il volto dei suoi bei figli sotto strani copricapi, sciarpe e maschere stravaganti, è un vero peccato, poiché i loro visi sono tutt’altro che da celare. Continua a leggere
Stanco di tutto questo, imploro da morte riposo,
Come, vedere il Merito nato a mendicare
E squallida Nullità gaiamente agghindata,
E la Fede più pura miseramente tradita,
E i più splendidi Onori ignobilmente attribuiti,
E la casta Virtù brutalmente prostituita,
E nobil Perfezione iniquamente avversata,
E Forza mutilata dal potere corrotto,
E il Genio Imbavagliato dall’Autorità,
E Follia, con arie dottorali, opprimere Saggezza,
E leale Franchezza chiamata Semplicità,
E il Bene schiavo servire capitàno Male.
Stanco di tutto questo, vorrei da questo esser lontano,
Se non, morendo, abbandonassi solo l’amor mio.
Shakespeare (Sonetto 66)
E’ probabilmente inutile parafrasare a voi arguti lettori il senso di questo luminoso esempio di poesia shakespeariana. A me sembra una fotografia amara della realtà italiana Continua a leggere
Il gravissimo scandalo delle foto del Premier Silvio Berlusconi, a Villa Certosa con le sue ragazzine, immagini fatte sequestrare per suo ordine dai carabinieri, ma pubblicate dal quotidiano spagnolo El Pais, in una nazione civile farebbe addirittura tremare la terra.
Guardate e giudicate voi stessi se queste foto sono davvero, come afferma il Premier , degli “scatti innocenti”. Qui ormai siamo alla fantapolitica: Continua a leggere
Oggi 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, esce il lungometraggio Home, un documentario dedicato alla Terra, realizzato dal fotografo Yann Arthus-Bertrand e prodotto dal regista Luc Besson. Continua a leggere
«Noemi è bruttina a napoletana: Silvio basta con Napoli, torna ad Arcore», ipse dixit. L’ Adone di Bergamo, Roberto Calderoli, ha così sentenziato. Certo lui di bellezza se ne intende, fico com’è, dall’alto della sua esperienza in fatto di cose e persone belle può dare una mano. E lei, Noemi, cos’altro vuole? Non le bastano i soldi che guadagna con ogni intervista rilasciata ora a questo e ora a quel settimanale? Non sognava un futuro in parlamento e/o in TV, che tanto con papy Silvio è un po’ la stessa cosa? Continua a leggere
Insomma non c’è limite al peggio, amici miei, rassegnamoci! In una repubblica civile, non dico ai livelli di quella immaginata da Platone, ma insomma in un paese non imbastardito dal degrado culturale e socio-economico, una come Belen Rodriguez laverebbe le latrine della stazione centrale. Invece no. Mentre noialtri tentiamo di non sprofondare fin sopra gli occhi nel letamaio di un’Italia corrotta e cialtrona, annaspando a tutta forza, la signorina Belen ci dispensa a piene mani lezioni di vita. Continua a leggere
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Serie televisive che passione: ci accompagnano, talora per anni, appassionandoci con le loro vicende, i loro protagonisti diventano volti quasi di famiglia, perlomeno fino a quando non arriva lui, Gedeon Burkhard, a farli a pezzi.
Chi non ricorda la prima fortunata serie del Commissario Rex, l’originale intendo, quella col bravo e credibile Tobias Moretti? Un attore di scuola, un volto interessante, Continua a leggere
Belle facce, bravi attori, ottimo affiatamento, tutto perfetto. Inevitabile dunque l’arrivo dell’ammazza-serie: sempre lui: Gedeon Burkhard, subentrato a Steinke. Ancora una volta col suo arrivo la serie si snatura, si enfatizza, perde di credibilità, personalmente mi disaffeziona. Continua a leggere
Il suo nome è “Palette” ed è programmato per modificare la propria postura in funzione del numero e della posizione delle persone che si trovano nelle sue immediate vicinanze. Si tratta del primo manichino intelligente che sarà a breve presente nelle vetrine dei negozi giapponesi. Continua a leggere