Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco. Con MasterChef il cuoco diventa una star
Vi confesso che la prima volta che mi sono seduta ad un tavolo del ristorante milanese Cracco Peck, e che oggi si chiama semplicemente Cracco, non sapevo di trovarmi in un tempio della gastronomia internazionale, considerato uno dei 50 migliori ristoranti al mondo, soprattutto non immaginavo di gustare i piatti di colui che a breve sarebbe diventato una star della gastronomia mondiale. Non sono passati troppi anni, ma Carlo Cracco non era ancora una celebrità, bensì solo un quotatissimo cuoco, non ancora un MasterChef. Penso che anche tanti di voi che mi state leggendo, vi appassionate come me alle avventure culinarie degli aspiranti vincitori di quello che è divenuto oramai a tutti gli effetti un programma di culto, e non solo per gli amanti della cucina, curiosi di sapere con quali ardue prove Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco si divertiranno a tormentarli. I concorrenti di MasterChef non stanno solo sfidandosi per l’ambito titolo, il congruo premio, la pubblicazione di un proprio libro di cucina, stanno anche mettendo a dura prova i loro nervi, la capacità di sopportazione e soprattutto il loro self-control. Non è facile infatti restare silenziosi, a capo chino, e incassare gli insulti roventi di Joe Bastianich, che non risparmia critiche velenose e lanci di piatti, o alle lapidarie stroncature di Cracco, sicuramente il più laconico e per questo forse il più tagliente dei tre. I tre giudici hanno storie diversissime, hanno in comune il fatto di essere stelle di prima grandezza della cucina, mai prima di oggi un cuoco era stato, come nel loro caso, grazie alle due edizioni del seguitissimo MasterChef un’autentica star.